FACTORING
Il FACTORING è lo strumento ideale per soddisfare le esigenze di chi vuole finanziare il proprio capitale circolante in fasi specifiche come quelle di crescita del fatturato. Nel processo di smobilizzo, il Factor si differenzia da una banca in quanto analizza anche i debitori ceduti, in aggiunta alle consuete valutazioni di merito creditizio del cedente.
TIPOLOGIE:
1 – Factoring pro solvendo è la soluzione adatta all’impresa, indipendentemente dalla dimensione, in caso di forniture sia ad aziende del settore privato sia alla Pubblica Amministrazione. Grazie al Factoring «pro solvendo» la società può:
- Ottenere un’anticipazione dei crediti ceduti, disponendo da subito della liquidità necessaria per il finanziamento del capitale d’esercizio
- Migliorare la regolarità e la velocità dell’afflusso di liquidità in cassa
- Ottimizzare il flusso dei pagamenti e degli incassi di breve periodo.
2 – Factoring pro soluto unisce ai servizi di gestione, incasso e finanziamento dei crediti, la protezione dal rischio d’insolvenza dei propri clienti. Il Factoring si assume il rischio di mancato pagamento del debitore ceduto entro un importo contrattualmente definito.
Grazie al servizio di assicurazione del credito, il factor analizza le specificità dei crediti ceduti e può anche concedere la garanzia di solvibilità (pro-soluto).
3 – Il reverse Factoring è un servizio finanziario pensato per imprese con un fatturato minimo di €10.000.000 e un portafoglio fornitori frazionato, con rapporti continuativi e volumi di acquisti significativi.
La banca garantisce al creditore il pagamento alla scadenza convenuta del credito ceduto e, contestualmente, al debitore di ottenere una dilazione di pagamento del debito originario.
4 – Factoring PER L’ACQUISTO A TITOLO DEFINITIVO. La formula dell’acquisto a titolo definitivo, del credito, consente di ottimizzare la gestione della tesoreria dell’impresa e di migliorare gli indicatori di bilancio.
Attraverso la cessione a titolo definitivo, l’impresa ha infatti la possibilità di effettuare la “derecognition” dal proprio bilancio delle attività finanziarie cedute.
In questo tipo di operazioni si esclude ogni possibilità di regresso dei crediti ceduti a fronte dell’insolvenza o del mancato pagamento del debitore ceduto.
Il rischio di credito e di ritardato pagamento sono, infatti, trasferiti definitivamente al factor.
Contesto operativo
Sul debitore ceduto
Il debitore ceduto evidenzia un merito di credito mediamente superiore a quello del cedente, con un buon cash flow generation, a supporto del pagamento, dei crediti acquisiti da parte della società di Factor.
La cessione, abitualmente, viene notificata al debitore ceduto, preferibilmente con cessione perfetta.
È possibile, in alcuni casi, procedere anche senza notifica e/o riconoscimento, così detto “NOT NOTIFICATION”.
Sul cedente
Imprese formalmente in crisi (circa il 70% del business) o in bonis con tensione finanziaria (circa il 30% del Business), ovvero in tensione finanziaria o con basse capacità di reperimento di nuove linee di credito. Nel prosolvendo, Il cedente mantiene la garanzia sul buon esito di pagamento del credito ceduto. Nel prosoluto si ha un LTV contenuto (circa 75%) che attenua il rischio di credito dell’operazione, attraverso la compensazione contrattualmente prevista in caso di default del debitore ceduto.